Thursday, July 31, 2014

Viaggio a Parigi: shopping colorato
Travel to Paris: colored shopping

Il resoconto di Parigi continua.
Se le avete perse, le prime due puntate le potete trovare qui:

Parigi: ordinario e straordinario
Parigi: Disneyland e i Walt Disney Studios

Quando abbiamo deciso che la meta del nostro viaggio sarebbe stata Parigi,
io mi sono subito documentata su quali negozi avrei potuto visitare.
Avendo il compito di organizzare l'itinerario, con molta nonchalance ho inserito
piccole deviazioni di qua e di là per raggiungere i miei shopping-obiettivi;
al momento opportuno avrei potuto fare la stupita e dire "oh, guarda
che bel negozietto!".

Il primo è stato l'unico, mitico e inimitabile HEMA, di cui purtroppo non esistono
monomarca in Italia (perché? perché? perchèèèè???). Oltre ad aver comprato le solite
frivolezze, ho acquistato un portacartoline da parete (si, un altro, simile
a quello fucsia). Il dettaglio che forse non sarebbe entrato in valigia (e quindi
in aereo) lo avrei affrontato dopo. L'importante in quel momento era averlo.

Gli altri negozi sono i tre che potete vedere qui sotto. Da BIRD ON THE WIRE
mi sono vergognata a chiedere di fare le foto, ma per gli altri due, ANTOINE&LILI
e POP MARKET, sono riuscita a trovare il coraggio (volevo assolutamente condividere
con il mondo queste meraviglie).
Entrambi i proprietari sono stati gentilissimi: mi hanno permesso di curiosare
e fotografare. Sarei voluta tornare a casa anche con la ghirlanda di Cousin Paul,
ma lo spazio in valigia era davvero finito.

Vi lascio ammirare questi vivacissimi angoli e ci vediamo nel prossimo post.

PS: il portacartoline è entrato in valigia per un pelo. Ho dovuto ottimizzare
gli spazi e così nei vani delle cartoline c'erano mutande, pigiami e fazzoletti.
Se ai controlli avessero aperto la valigia, mi avrebbero preso per pazza...






The Paris report continues.
The first two posts can be found here:

Paris: ordinary and extraordinary
Paris: Disneyland and Walt Disney Studios 

When we decided that Paris would have been our destination, I studied which kind 
of shops I could visit. Having the task to organize the itinerary, I nonchalantly 
entered small deviations to achieve my shopping-purpose; at the appropriate time 
I could say "oh, look at that nice shop!"

The first was the unique, legendary and inimitable HEMA, which unfortunately 
doesn't exist in Italy (why oh why?). In addition to buying the usual frivolities, 
I purchased a wall rack for postcards (yes, another, similar to the other one fuchsia). 
Maybe it wouldn't have entered into the suitcase (and so in the plane), 
but, at that moment, the important thing was to have it. 

The other shops are shown below. At BIRD ON THE WIRE I was ashamed to ask 
to take pictures, but for the two others (ANTOINE&LILI POP MARKET)
I found the courage (I absolutely wanted to share these wonders with the rest 
of the world). Both owners were very kind: they allowed me to browse and photograph. 
I wanted to go home with the garland of Cousin Paul, but the space in the suitcase 
was really finished.

I leave you to admire these lively corners and see you in the next post.

PS: the wall rack for postcards entered in the suitcase just for a nap. 
I had to optimize space and so in the compartments of the postcards there were 
underwears, pajamas and handkerchiefs. If at the airport's controls someone 
opened the suitcase, I would have taken for mad...


isabo-paris-shopping-antoine-lili-gipsy-style
isabo-paris-shopping-pop-market-2

isabo-paris-shopping-pop-market-2

isabo-paris-shopping-bird-on-the-wire

Thursday, July 24, 2014

Viaggio a Parigi: Disneyland

Eccomi di nuovo qui per raccontarvi qualcos'altro del nostro viaggio a Parigi.
Se vi siete persi il primo post, lo trovate qui: Parigi, ordinario e straordinario.

Non importa che abbiate dieci, trenta o settant'anni, Disneyland va visitata
almeno una volta nella vita.
L'area è suddivisa in due grandi parchi: Disneyland e i Walt Disney Studios.
Io vi consiglio di vederli entrambi: in bassa stagione ci vorranno due giorni,
in alta anche di più. Noi siamo stati fortunati perché c'era poca gente e siamo
riusciti a fare tutte le attrazioni. Prima abbiamo visto gli Studios,
che chiudevano alle 18.00, e poi ci siamo trasferiti nell'altro parco fino
a mezzanotte. Vi lascio immaginare la fatica di iniziare ad esplorare un parco
alle sei di sera...

L'attenzione al dettaglio delle scenografie è spettacolare. Di Disneyland
ho apprezzato soprattutto il labirinto di Alice (ricordate che a Carnevale 
avevo vestito Sabrina come la piccola sognatrice?) e degli Studios i giochi
più adrenalinici, come la Hollywood Tower of Terror.

Ci tengo a segnalarvi un servizio molto utile, che però sul sito non viene
evidenziato più di tanto. Si tratta del Baby Switch. Quest'opzione, assolutamente
gratuita, è utile quando i bambini non vogliono fare un gioco ma i genitori si.
Consente di far saltare la fila al secondo genitore (che è stato con i bimbi mentre
il primo era sull'attrazione). Basta che il primo dei due a salire avvisi un addetto
e gli verrà rilasciato un cartellino per evitare la coda.
I tempi vengono ottimizzati al massimo, anche perché mentre un genitore
è impegnato su quell'attrazione, l'altro può fare un gioco diverso con i bambini.
Questa organizzazione ci ha consentito di fare alcune attrazioni anche sei
o sette volte. In questo modo abbiamo soddisfatto entrambi: i bambini
e noi genitori, che per un attimo siamo potuti tornare adolescenti.

Abbiamo passato due giornate estenuanti ma splendide e il risultato è che ancora oggi,
a due mesi di distanza, io mi alzo cantando le canzoni delle principesse Disney,
anche se nessun animaletto viene ad aiutarmi a fare i mestieri di casa...


isabo-paris-disneyland-amelie-gnome
isabo-paris-disneyland-alice-wonderland


isabo-paris-disneyland
isabo-paris-disneyland-pirates

Tuesday, July 15, 2014

Viaggio a Parigi: ordinario e straordinario

Non essendo ancora entrata nell'era moderna (non ho uno smartphone), il resoconto
dei miei viaggi non avviene in tempo reale. Può sembrare uno svantaggio, ma dovendo
risistemare le foto e organizzare i ricordi solo al mio ritorno, è come prolungare
e rivivere la vacanza. In questo caso anche troppo: il viaggio a Parigi l'abbiamo fatto
a inizio maggio e io comincio a scriverne solo ora.

I primi tre giorni le mie amiche nuvole ci hanno seguito e hanno portato con loro
anche la pioggia. A causa di questo, anche il migliore itinerario mai redatto è andato
a farsi un viaggio: a quel paese.
Tra le altre cose, mi sono incastrata nei tornelli di uscita della metro, che non sono
come quelli di Milano; in alcune stazioni sono doppie ante alte due metri. Da un lato
c'ero quasi tutta io e dall'altro la mia mano con la valigia. Stazione semi deserta
e papà impegnato a rincorrere i bimbi. Per fortuna uno squadrone di forze dell'ordine,
dopo aver riso di me, mi ha liberata. Questo si che significa far colpo
su uomini in divisa!

Ci sarebbero tante altre cose negative accadute, ma il bello di fare un resoconto
due mesi dopo è che te le dimentichi e ti illudi che la vacanza sia stata magnifica.

Ma passiamo alle cose belle: Nino, lo gnomo che conoscerete meglio tra qualche post
(di questo passo fra tre mesi), è venuto con noi. Giravo con lui attaccato a me come
una borsetta e mi sentivo incredibilmente stupida e felice.

Non voglio tediarvi con le classiche foto, ma confidarvi alcuni dettagli:

  Notre Dame è da scoprire anche dietro, con il suo verde e la sua tranquillità.
Ma scommetto che la maggior parte dei visitatori non va oltre la facciata e l'interno.

►  Con un marito appassionato di Dan Brown, non potevamo mancare di andare a vedere
la linea della rosa a San Sulpice. Lui avrebbe voluto rompere anche il pavimento,
ma gli ho spiegato che non era il caso...

►  Abbiamo visto il Moulin Rouge solo di giorno. Quale folle lo farebbe? In verità
vi confesso che è ugualmente magico. É lì che attende di esibirsi (proprio come
Tony Manero aspetta il sabato sera) e scruta i passanti consapevole della sua gloria.

  Da appassionata d'arte non potevo esimermi dall'andare nuovamente al Louvre.
Ho ammirato ancora e ancora Amore e Psiche, la Venere di Milo e lei: la Ninfa punta 
dallo scorpione, che nessuno si fila. Relegata dietro ad una finestra con le sbarre,
il suo disappunto è più per il fatto d'esser stata messa in un angolo che per la puntura
in sé.
E ancora Diana. Davanti la conoscono tutti a memoria, ma dietro? Osservandola da dietro
si ha la sensazione di essere nei boschi con lei. Il bello di vedere le opere dal vivo
è che le si può osservare da un'altra, insolita, prospettiva.
E poi lo scriba. Lo scriba! Quello che c'è su tutti i libri di storia. L'abbiamo visto
sempre frontalmente con il suo sguardo fiero e profondo. Poi gli giri intorno e scopri
che le linee sulla pancia non sono bozze di addominali, ma tentativi di tenere in dentro
la ciccia, perché tutto sommato è un uomo abbastanza rotondo. L'avreste mai detto?
Infine vorrei parlarvi della piramide rovesciata e della sua corrispettiva
al piano inferiore. Io so di essere esageratamente precisa, ma io dico: stai per innovare
uno dei musei più famosi del mondo e mi cadi sull'allineamento delle due piramidi?
Davvero? Ma il tuo supervisore non ti ha licenziato?

  Noi, appassionati di cose stupide come il gomitolo di spago più grande del mondo
o il bar più microscopico di New Orleans, potevano evitare di vedere
il palazzo più piccolo di Parigi? Certo che no.

Per oggi ho finito. Vi tedierò più avanti con la magica Disneyland.
Au revoir!
















Tuesday, July 08, 2014

HANDMADE & COPYRIGHT: uso privato e uso pubblico

Quante volte abbiamo sentito parlare di copyright? Nel mondo dell'handmade
c'è un confine molto labile tra ciò che si può fare e cosa no. La confusione
è tanta e ne consegue che spesso le persone si appropriano (in buona o cattiva fede)
delle così dette opere intellettuali di altri per farle proprie.
Così ho deciso di creare questo post dove illustro il mio personale punto di vista.
Prima però è importante capire cosa si intende per uso privato e uso pubblico
(che può essere commerciale, cioè per fini economici, o no).

Ci tengo molto a conoscere il vostro punto di vista in proposito.
Se avete voglia, nei commenti potete farmi degli esempi pratici e possiamo
capire insieme quale può essere la strada migliore per non ledere i diritti di nessuno.

isabo-copyright-sul-web-handmade-copiato

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