Thursday, March 13, 2014

Carnival costumes: alice in wonderland, owl and knight/
Costumi di carnevale: alice, gufetto e cavaliere.

In queste ultime due settimane sono stata assente perché mi sono dedicata quasi
esclusivamente alla creazione dei costumi di carnevale per i miei bimbi.
I personaggi scelti sono stati Alice nel paese delle meraviglie e un cavaliere.

Quando mio figlio ha detto di volersi vestire da cavaliere, gli ho fatto vedere
un po' di foto di costumi di carnevale, per decidere insieme quale avrei dovuto
realizzare. Tra tutti i modelli, quale è andato a scegliere?
Naturalmente il più difficile. Io mi ero già messa le mani nei capelli,
invece mio marito era esaltatissimo perché l'armatura ricordava quella
dei cavalieri dello zodiaco, una sua passione d'infanzia.
Tanto sono io quella che deve cucire...
Visti i tempi stretti, avevo deciso di realizzare solo la pettorina e il gonnellino.
Ma no, non andava bene. Mio marito aveva da ridire perché così non era completo.
E siccome io sono una che accetta le sfide, ho deciso di dargli retta. Risultato?
Più di 40 ore di lavoro. Sono soddisfatta, però che fatica. Prima di lanciarmi
in questi progetti, dovrei sempre pormi la domanda "Perché lo fai?".
Per aiutarmi a non dimenticare questo passaggio, ho deciso di realizzare
un "santino" di Marco Masini da tenere sempre in bella vista (lo trovate
in fondo al post, nel caso vogliate usufruirne anche voi).

Il vestito di Alice è stato molto più semplice: un'oretta per la gonna, un paio
per il grembiule e un po' di più per la borsetta stregatto. Sempre per aver saltato
il passaggio fondamentale di cui sopra ("Perché lo fai?"), ho deciso di far da me
anche il cerchietto (che avrei potuto comprare) e la spilla a cuore fatta
di paillettes. Eh già, quest'ultima l'ho realizzata cucendo una ad una le paillettes.
Altre due ore di lavoro. Ma si, tanto a cosa serve dormire? Credete abbia davvero
un'utilità? 5/6 ore al giorno sono più che sufficienti. Ok, sto mentendo.
Se potessi dormirei dodici ore di fila.

Comunque ad un certo punto mi sono obbligata a riflettere e a darmi una risposta.
Perché l'ho fatto? Perché mi lancio in questi progetti assurdi (non assurdi
per i progetti in sé, ma perché io ho un lavoro a tempo pieno e non ho
oggettivamente tempo per dedicarmi a queste cose)? Perché creare mi entusiasma,
vedere un mio lavoro finito mi rende felice e soddisfatta. Perché quando i miei figli
saranno grandi spero apprezzeranno di aver avuto vestiti originali e unici.

Vedrete che c'è anche un terzo vestito, quello da gufetto. Quello è l'abito
che ho realizzato l'anno scorso per mia figlia (anche lì, giusto una trentina
di ore di lavoro). Siccome l'avevo finito un'ora prima del momento in cui doveva
indossarlo, non avevo avuto il tempo di farle delle foto decenti.
Mi sono rifatta quest'anno, con lei anche più disponibile verso l'obiettivo.

E voi, "perché lo fate"?



isabo-gufetto-owl-costume

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